Storie di lockdown in terra di Puglia #2

Storie di lockdown vuol dire anche storie di vita famigliare toccate dal lockdown. Vuol dire narrare delle ferite create da una crisi di tale portata nel profondo del tessuto sociale del paese. In attesa di vedere in gazzetta ufficiale il Decreto che sancisce di fatto la ripartenza del sistema paese lo storytelling può essere leva e bacino di dati su cui lavorare nei territori.

Francesca, che di cognome fa Milano, è una giovane imprenditrice di Acquaviva delle Fonti (BA), una di quelle che dopo diversi anni fuori ha deciso di tornare ed investire tempo e risorse nella sua terra. Solido background culturale, capacità linguistiche elevate e la passione per i viaggi: un mix che ha condotto i suoi passi a investire in una carriera da guida turistica e in una struttura ricettiva nel centro storico di Acquaviva.  Francesca è guida turistica dal 2011 e proprietaria dal 2015 del B&B Altrove, a pochi metri dalla Cattedrale di Acquaviva delle Fonti. Giovane imprenditrice di un settore, quello del turismo che prima della crisi legata al Covid-19 trainava l’economia pugliese e vedeva solo nel 2019 quasi 1,2 milioni di arrivi dall’estero e 3,8 milioni di pernottamenti internazionali[1]. “Fra il B&B e i servizi da guida turistica avevo prenotazioni per tutta la stagione fino ad ottobre 2020 – ci racconta –  si sarebbe prospettata una stagione lavorativa molto intensa. Le cancellazioni sono iniziate in massa fino ad aprile sin da subito, poi già a inizio aprile hanno cancellato tutti i servizi fino a Giugno. Ora hanno cancellato tutto fino anche ad ottobre. Per il 2020 non c’è prospettiva di ripresa; se siamo fortunati potremmo sperare in un 10% del lavoro”.

Un comparto, quello turistico, che non si sa in che modo potrà ripartire fra frontiere chiuse e pandemia che è ancora presente con forza in molti paesi. “Ho usufruito della misura dei 600 euro ma devo dire che la categoria in sé non sta avendo molto supporto ne mediatico ne politico. Riaprono i musei ma non si vedono ancora norme atte a regolamentare le eventuali visite guidate anche per individuali e piccoli gruppi. Se non riaprono le frontiere internazionali e non regolamentano le visite guidate la mia categoria rimarrà indietro rispetto a tutte le altre, anche dopo gli hotel e le strutture ricettive. Per quanto riguarda il B&B – conclude – sto pianificando la sanificazione e la messa in regola in base alle nuove norme, anche se noi gestori siamo senza direttive chiare; il mercato però è quasi fermo, le prenotazioni sono poche e ovviamente non bastano”.

Intanto l’Assessore Regionale al Turismo Capone ha annunciato lo stanziamento di 665 milioni dalla Regione Puglia, ma si attende il via libera del governo nazionale. La maggior parte, 260 milioni di euro, è destinata all’avviso per il “MicroPrestito” rivolto alle microimprese e ai lavoratori autonomi, che potranno contare anche su una quota di fondo perduto, pari al 20 per cento del prestito che sarà concesso direttamente dalla Regione Puglia.  Altra misura riguarda le piccole e medie imprese che potranno contare su un budget complessivo di 200 milioni di euro. La misura consente anche un prestito fino a due milioni di euro con il 20% a fondo perduto.

[1] https://www.agenziapugliapromozione.it/portal/documents/10180/4857689/Report2020

 

Ciccio Ratti – MiCiLab Comunicazione&Marketing

Coordinatore Regionale Puglia