Contratti irregolari

Raccogliamo in questa pagina le narrazioni giornalistiche, senza commento, relative a contratti stipulati presumibilmente in violazione delle norme o agendo su soggetti deboli e fragili.

Da tempo più presone ci hanno informati che esiste una rete di raccolta di dati relativa a persone che presentano al telefono o alla porta condizioni psicofisiche temporanee o permanenti di fragilità e che possono essere vittima di truffe e raggiri. Le stesse segnalazioni indicano come stranamente le stesse persone siano sottoposte a veri e propri “assalti” di telefonate che li invitano a cambiare contratto utilizzando anche stratagemmi come informazioni private che poteva avere solo il loro gestore.

Sono in corso numerose indagini e ne raccogliamo alcune qui allo scopo anche di permettere a clienti soddisfatti di raccontare la propria esperienza ma anche di evitare casi di omonimia. Con lo stesso nome operano infatti aziende correttissime e competitive. 


Energia Italia, 1.500 clienti a Nordest. Oltre tre milioni di euro da restituire

Tribuna di Treviso (fontepermalink)
Sono molti i contratti sotto l’occhio della Finanza. L’indagine condotta dalle Fiamme Gialle: ci sono denunce per truffa

Gli inviti a comparire davanti agli investigatori della Guardia di Finanza potrebbero essere migliaia, tanti quanti i clienti della Energia Italia, società coneglianese fallita nel 2020 che per tre anni ha venduto forniture dell’elettricità facendo incassare ai suoi contrattualizzati illecite detrazioni.

Cosa succede

L’indagine giudiziaria e tributaria sulla Energia Italia Srl (collegata poi a una società di Servizi fallita anch’essa nel 2020) è stata avviata dalla Compagnia di Conegliano ma sta coinvolgendo molte altre tenenze. I militari, dopo il “ko” dell’azienda fondata solo nel 2017, hanno avviato una serie di verifiche per capire come operasse la società di intermediazione energetica trevigiana intercettando centinaia di contratti in base ai quali i clienti, da anni, hanno percepito un bonus per risparmio energetico non dovuto, illecito, da restituire.
L’azienda infatti, nel proporre l’installazione di caldaie o pannelli fotovoltaici o altri impianti energetici, offriva in allegato ai propri clienti formule decennali di energia green. Il cliente avrebbe pagato l’intero pacchetto (impianto più energia) e per dieci anni niente più la bolletta. Tutti i costi sarebbero stati coperti dalla società e il cliente avrebbe avuto il vantaggio di accedere alla detrazione fiscale del 65% o 50%.
Il problema? Che la fornitura di energia non poteva essere detratta come “risparmio”.

Soldi da restituire e beffa tripla

Di qui la caccia ai contratti, un’attività che dopo mesi di accertamenti ha fatto scattare nei giorni scorsi i primi inviti a comparire dei clienti davanti ai militari della Finanza.
Una stima sommaria di quanto possa essere stato ingiustamente versato dallo Stato ai clienti di Energia Italia Srl dal 2017 ai giorni nostri calcola almeno 3 milioni di euro distribuiti in una rete da circa 1.500 clienti.
Soldi che oggi la Finanza sta attenzionando e che intende riportare nelle casse dello Stato. Per i clienti la beffa tripla: sognavano di non pagare più la bolletta e invece dopo il fallimento della società sono tornati a pagarla quanto e più di prima (sono arrivati i rincari) con un gestore subentrato a Energia Italia; molti stanno ancora pagando il finanziamento aperto per accedere all’offerta decennale di Energia Italia anche se questa non esiste più; ora vivono nell’incubo di vedersi chiedere dall’Agenzia delle entrate i soldi percepiti negli anni come bonus energetico «indebitamente esteso anche alle forniture di gas ed energia», scrive la Finanza nelle lettere di convocazione partite dalle caserme.

La mappa

La rete di affari della società fondata da Paride Massarenti, nato a San Michele al Tagliamento, era in tutto il Veneto, tanta parte del Friuli e si allargava anche a Lombardia, Emilia, Piemonte. Qui pubblichiamo una mappa rappresentativa di quanti fossero i clienti dell’azienda, e quante e dove possano essere oggi le famiglie e le imprese che potrebbero essere chiamate a rispondere dei propri contratti dalla Finanza.
Trecento sarebbero solo in provincia di Treviso, altrettanti tra Padovano e Veneziano, decine nel Bellunese e ancora in Friuli.

Tempo di denunce

Sul caso, la prima denuncia venne presenta nel 2019 contro la Energia Italia Srl da Adiconsum, oggi la associazione a difesa del consumatore Atecon ha in piedi altre sette cause legali contro le finanziarie a cui si appoggiava Energia Italia per far finanziare le forniture ma altri avvocati stanno gestendo azioni legali civili (e non solo) contro la ex società nelle cui casse non ci sarebbe però nulla se non debiti nei confronti dello Stato. I cinque milioni dichiarati in Camera di Commercio come capitale sociale? In realtà quelli versati erano molti, molti meno. I soldi incassati dalle finanziarie per conto dei clienti? Trovarli…
Ci sono contestazioni anche in merito a firme false che sarebbero state fatte in calce ai contratti o ai documenti allegati. Per la Finanza una difficile scalata, l’ennesima, tra conti fantasma e contratti farlocchi.
Una situazione già vissuta nel Trevigiano con le E+E e le varie società collegate a Nicola Bevilacqua. Anche in quel caso rivendita di energia; anche in quel caso centinaia di promesse di bollette azzerate e forniture garantite. Anche in quel caso società fallite, soldi spariti e clienti beffati da Treviso a Venezia, Padova, passando per il Lazio, il Piemonte, la Sicilia (lì una causa da trecento clienti) e molte altre zone d’Italia dove venivano venduti i vantaggiosi contratti green rivelatisi una bastonata dopo un paio di anni.


Truffa sull’energia a Conegliano, contratti decennali a spesa zero: 10 indagati, 750 clienti ingannati e un buco da 4 milioni

Gazzettino 09.07.2023 (fontepermalink)

Una decina di indagati, 750 clienti truffati e 4 milioni da saldare. Sono questi i numeri dell’inchiesta che ha coinvolto i vertici di “Energia Italia srl”. Tutti indagati per truffa, bancarotta e peculato. Il nodo della questione riguarda i contratti di fornitura di energia elettrica, sottoscritti da privati ma anche da piccole aziende, con la società che aveva sede a Conegliano. Ma che è fallita tre anni fa insieme alla società di servizi “Energia e Servizi srl”.

Truffa, una decina di indagati
La srl, costituita da Paride Massarenti di San Michele al Tagliamento nel 2017 per la “vendita di impianti termici, elettrici o idraulici e vendita di energia” proponeva l’installazione dei suoi impianti, ma anche la possibilità di accedere a contratti vantaggiosi per la fornitura di energia elettrica. In pratica, insieme all’impianto fotovoltaico, oppure alla caldaia nuova, veniva proposta la sottoscrizione di un contratto di finanziamento decennale che garantiva le bollette a costo zero. Il trucco, se così si può chiamare, riguardava la detrazione fiscale che lo Stato metteva a disposizione per chi dotasse la propria abitazione o la propria fabbrica di sistemi “verdi” o quantomeno meno inquinanti per il riscaldamento degli ambienti interni. Peccato che questi sgravi siano ammissibili per l’impiantistica ma non per la quota di energia. Le promesse allettanti della società coneglianese hanno convinto una platea di 750 clienti che, di fatto, non hanno pagato la fornitura di energia, tra il 2017 e il 2019. Adesso, però, i nodi vengono al pettine. La Finanza sta facendo partire in questi giorni i solleciti a tutti i clienti della “Energia Italia srl” perchè paghino le bollette che non hanno mai pagato. Conticini salati che i privati, ma anche le piccole aziende, si trovano a dover saldare. Si parla di detrazioni fruite indebitamente per un ammontare di 4 milioni di euro. Un bel conticino che, però, non si sommerà a pendenze penali. I clienti, infatti, non rischiano denunce.

Il canone Rai
L’inchiesta, seguita dalla Procura del Tribunale trevigiano, è alle battute finali. Verrà chiusa quanto prima con la richiesta del rinvio a giudizio dei soggetti a capo della srl. Accusati di truffa nei confronti dei clienti, di bancarotta e di peculato perchè nei contratti registrati con i clienti veniva incamerato pure il canone Rai. Cifre modeste se prese singolarmente in quanto si parla di 9 euro al mese a persona. Ma se si moltiplica la somma per la platea di clienti e per gli anni complessivi, allora i conti cambiano e la cifra diventa ragguardevole. Ma c’è un altro aspetto sotto la lente della Procura. C’è, cioè, il sospetto che a finanziare questo castello di bugie ci fosse uno schema truffaldino dove i nuovi clienti finanziavano i primi che avevano sottoscritto. Una specie di schema Ponzi, già venuto alla ribalta per la truffa in criptovalute della Nft. A mettere il dito in una intricata ragnatela di promesse, contratti e richieste di pagamenti della Finanza, ci avevano pensato anche trasmissioni come Report e Striscia la notizia. Adesso però, a pagare i conti più salati, potrebbero essere i singoli clienti che speravano di risparmiare sulla bolletta e si troveranno, invece, a dover saldare tutti i conti.

 


Bollette a costo zero? Il nuovo imbroglio del fotovoltaico

Gazzettino 27.11.2019 – (fontepermalink)

PORDENONE Si chiama Energia Italia Srl, prometteva bollette a costo zero e chi ci ha creduto si ritrova a far fronte a costi inaspettati. Ieri mattina gli avvocati Luca Pavanetto e Michele Peretto si stavano confrontando su quella che rischia di essere la nuova grande truffa a Nordest. Entrambi hanno raccolto decine di denunce da parte di clienti veneti e friulani che hanno deciso di rivalersi sulla Srl amministrata dal veneziano Paride Massarenti e con sede a Conegliano in via maggiore Giovanni Piovesana. Da una visura emerge che la società ha un capitale sociale dichiarato di 5 milioni di euro, di cui soltanto 500mila versati, ed è specializzata nella fornitura di energia e gas. «La società – spiega Pavanetto – ha molte sedi e consulenti in tutto il Veneto e nel Nord Italia. Risulta aver venduto impianti energetici, anche con costi importanti, assicurando che le bollette sarebbero state azzerate. Nei mesi scorsi le società grossiste, subentrate a Energia Italia a causa dell’inadempimento di quest’ultima, si sono rivolte agli ignari clienti chiedendo non solo il pagamento delle bollette maturate, ma anche di quelle pregresse, che i clienti credevano fossero azzerate».
Pavanetto ha ricevuto un centinaio di segnalazioni che vanno da Modena, Verona, Trieste e dalla zona del Portogruarese. «I clienti di Energia Italia – afferma – si trovano a dover ingiustamente far fronte ai nuovi fornitori subentrati alla società di Conegliano per il pagamento delle bollette, che dovevano in ogni caso rientrare nei costi degli impianti venduti, che potevano arrivare anche oltre 20 mila euro». Il legale sandonatese ha già aperto un contenzioso civile, ma la Srl di Massarenti è contumace e sta valutando ogni tipo di tutela anche in sede penale. «Mi accingo ad affrontare anche il problema delle richieste economiche delle finanziarie – aggiunge – verso le quali i clienti erano stati indirizzati proprio da Energia Italia per far fronte all’acquisto degli impianti. Ritengo che molti di questi contratti di finanziamento siano inefficaci, poiché vi è un evidente collegamento sotteso tra le operazioni di finanziamento e l’acquisto degli impianti proposti da Energia Italia. Sul punto molti consumatori hanno la possibilità di chiedere la risoluzione del contratto di credito con l’obbligo della finanziaria di restituire rate e interessi già pagati».